I nuovi poteri
di vigilanza della BCE |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
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La Commissione propone l’attribuzione di nuovi poteri alla
BCE in materia di vigilanza bancaria nell’ambito di un’Unione
bancaria
Le proposte presentate oggi relative ad un meccanismo di
vigilanza unico (SSM) per le banche della zone euro
costituiscono un passo importante nel rafforzamento dell’Unione
economica e monetaria. Nel nuovo meccanismo unico, la
responsabilità ultima per quanto riguarda specifici compiti di
vigilanza in materia di stabilità finanziaria di tutte le banche
della zona euro spetterà alla Banca centrale europea (BCE). Le
autorità di vigilanza nazionali continueranno a svolgere un
ruolo importante nella vigilanza quotidiana e nella preparazione
e attuazione delle decisioni della BCE. La Commissione propone
oggi, inoltre, che l’Autorità bancaria europea (ABE) elabori una
guida comune per l’attività di vigilanza al fine di preservare
l’integrità del mercato unico e assicurare l’uniformità
nell’attività di vigilanza bancaria in tutti i 27 paesi dell’UE.
La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad
adottare i regolamenti proposti oggi entro la fine del 2012,
assieme alle altre tre componenti di un’”Unione bancaria“
integrata: il corpus unico di norme in materia di requisiti
patrimoniali (cfr. IP/11/915), i regimi armonizzati di garanzia
dei depositi (cfr. IP/10/918) e il quadro unico sul risanamento
e la risoluzione delle crisi bancarie (IP/12/570).
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha
dichiarato: “La Commissione ha presentato oggi le sue proposte
per un meccanismo europeo unico di vigilanza, che costituisce un
passo importante verso un’Unione bancaria. Questo nuovo sistema,
che vede al centro la Banca centrale europea e comprende le
autorità di vigilanza nazionali, ripristinerà la fiducia nella
vigilanza su tutte le banche della zona euro. Il Parlamento
europeo dovrà svolgere un ruolo fondamentale nel garantire un
controllo democratico. Questa iniziativa deve avere la massima
priorità in modo che l’autorità di vigilanza europea possa
entrare in funzione all’inizio del prossimo anno. Essa preparerà
inoltre il terreno ad eventuali decisioni di utilizzare reti di
protezione europee per ricapitalizzare le banche.” Il Presidente
ha aggiunto: “Vogliamo rompere il cerchio vizioso tra Stati e
banche. In futuro, le perdite delle banche non dovranno più
diventare un debito dei cittadini, mettendo a repentaglio la
stabilità finanziaria di interi paesi.”
Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno, ha
dichiarato: “È necessario che la vigilanza bancaria divenga più
efficiente in tutti i paesi europei per fare in modo che le
norme sul mercato unico siano applicate in modo uniforme.
Spetterà alla BCE assicurare che le banche della zona euro si
attengano a pratiche finanziarie sane. Il nostro obiettivo
ultimo è smettere di utilizzare il denaro dei contribuenti per
salvare le banche”. E ha proseguito: “Abbiamo proposto un
meccanismo per separare l’attività di vigilanza da quella di
politica monetaria all’interno della BCE e per fare in modo che
la BCE sia responsabile nei confronti del Parlamento europeo
delle decisioni in materia di vigilanza”.
Il pacchetto di oggi comprende:
un regolamento che conferisce forti poteri alla BCE per la
vigilanza di tutte le banche della zona euro, accompagnato da un
meccanismo che consente ai paesi non aderenti all’euro di
aderire su base volontaria;
un regolamento che allinea il vigente regolamento istitutivo
dell’ABE al nuovo assetto della vigilanza bancaria al fine di
assicurare che il processo decisionale dell'ABE rimanga
equilibrato e che quest'ultima continui a tutelare l'integrità
del mercato unico;
una comunicazione che delinea la visione complessiva della
Commissione per l'Unione bancaria, che comprende il corpus unico
di norme e il meccanismo di vigilanza unico, nonché le prossime
iniziative per un meccanismo unico di risoluzione delle crisi
bancarie.
Nella zona euro saranno trasferiti al livello europeo specifici
compiti di vigilanza, in particolare quelli essenziali per
preservare la stabilità finanziaria e individuare i rischi per
la solidità economico-finanziaria delle banche. La BCE assumerà
la responsabilità di compiti come il rilascio delle
autorizzazioni bancarie, la conformità ai requisiti patrimoniali
e in materia di leva finanziaria e liquidità, nonché la
vigilanza sui conglomerati finanziari. La BCE potrà intervenire
tempestivamente nel caso in cui una banca violi o rischi di
violare i requisiti patrimoniali chiedendo alla stessa di
adottare misure correttive.
La BCE coopererà con l’ABE nell’ambito del Sistema europeo di
vigilanza finanziaria. Il ruolo dell’ABE sarà simile a quello
odierno: essa continuerà ad elaborare il corpus unico di norme
applicabile a tutti i 27 Stati membri e si assicurerà che le
prassi di vigilanza siano uniformi in tutta l'Unione.
Nel caso delle banche transfrontaliere che operano sia
all’interno che all’esterno di Stati membri che partecipano al
meccanismo unico di vigilanza (SSM), continueranno a restare in
vigore le attuali procedure di coordinamento della vigilanza
dello Stato di origine e dello Stato ospitante. Come la BCE avrà
assunto compiti di vigilanza, svolgerà le funzioni dell’autorità
dello Stato di origine e dello Stato ospitante per tutti gli
Stati membri partecipanti.
La Commissione propone l’entrata in funzione del SSM entro il 1°
gennaio 2013. Per permettere una transizione senza problemi
verso il nuovo meccanismo, è previsto un periodo transitorio.
Come primo passo, dal 1° gennaio 2013, la BCE potrà decidere di
assumere la piena responsabilità di vigilanza su qualsiasi ente
creditizio, in particolare su quelli che hanno ricevuto o hanno
chiesto assistenza finanziaria pubblica. Dal 1° luglio 2013
tutte le banche di rilevante importanza sistemica rientreranno
sotto la vigilanza della BCE. Il periodo transitorio dovrebbe
essere completato entro il 1° gennaio 2014 quando l’SSM
comprenderà tutte le banche.
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