INPS: finanziamenti a tassi agevolati
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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L’Inps Gestione Dipendenti Pubblici offre finanziamenti
a tassi agevolati per i lavoratori, i pensionati e le loro
famiglie. Questi sono erogati direttamente dall’Istituto
oppure da banche e società finanziarie in convenzione.
Nel primo caso, si tratta di prestiti e mutui che l’Istituto
finanzia con un proprio Fondo credito: la Gestione unitaria
autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Nel secondo,
invece, i finanziamenti sono erogati da banche e società
finanziarie, sulla base di convenzioni stipulate con l’Istituto.
Il Fondo credito è alimentato dalla contribuzione obbligatoria
degli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici e da quella
volontaria di pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici e
lavoratori e pensionati pubblici iscritti, ai fini
previdenziali, ad altri enti o istituti (decreto ministeriale 45
del 2007) che aderiscono a tale Fondo.
L’iscrizione al Fondo credito permette:
agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici e ai lavoratori
e pensionati pubblici di altre amministrazioni di accedere a
tutte le prestazioni creditizie, dirette e in convenzione;
ai pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici di accedere
alle prestazioni creditizie direttamente erogate dall’Istituto
(piccolo prestito, prestito pluriennale diretto e mutuo
ipotecario).
Dal 1° ottobre 2011 sono in vigore i nuovi regolamenti per
l’erogazione dei mutui e dei prestiti agli iscritti alla
Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Tra le novità previste per i prestiti:
introduzione del piccolo prestito quadriennale
rimodulazione e aumento dei tetti previsti per le diverse
causali che danno titolo al prestito, in relazione alla gravità
delle situazioni tutelate;
estensione della possibilità di chiedere il prestito per
l’acquisto della casa di abitazione dei figli.
Tra le novità per i mutui ipotecari:
semplificazioni nella tipologia di documenti da presentare a
corredo delle domande;
graduatoria solo se la disponibilità quadrimestrale di risorse
economiche è inferiore alle richieste.
Criteri per l’erogazione
1. Il piccolo prestito annuale consiste nell’erogazione di una
somma pari ad una mensilità media netta di stipendio o di
pensione, da restituire in 12 rate mensili consecutive. Nel caso
in cui il richiedente non abbia in corso ritenute per cessioni
del quinto dello stipendio o della pensione potrà essere
erogata, a richiesta, una somma fino a due mensilità medie nette
di stipendio o di pensione, fermo restando, per i pensionati, il
limite del quinto cedibile.
2. Il piccolo prestito biennale consiste nell’erogazione di una
somma pari a due mensilità medie nette di stipendio o di
pensione, da restituire in 24 rate mensili consecutive. Nel caso
in cui il richiedente non abbia in corso ritenute per cessioni
del quinto dello stipendio o della pensione potrà essere
erogata, a richiesta, una somma fino a quattro mensilità medie
nette di stipendio o di pensione, fermo restando, per i
pensionati, il limite del quinto cedibile.
3. Il piccolo prestito triennale consiste nell’erogazione di una
somma pari a tre mensilità medie nette di stipendio o di
pensione, da restituire in 36 rate mensili consecutive. Nel caso
in cui il richiedente non abbia in corso ritenute per cessioni
del quinto dello stipendio o della pensione potrà essere
erogata, a richiesta, una somma fino a sei mensilità medie nette
di stipendio o di pensione, fermo restando, per i pensionati, il
limite del quinto cedibile.
4. Il piccolo prestito quadriennale consiste nell’erogazione di
una somma pari a quattro mensilità medie nette di stipendio o di
pensione, da restituire in 48 rate mensili consecutive. Nel caso
in cui il richiedente non abbia in corso ritenute per cessioni
del quinto dello stipendio o della pensione potrà essere
erogata, a richiesta, una somma fino a otto mensilità medie
nette di stipendio o di pensione, fermo restando, per i
pensionati, il limite del quinto cedibile.
5. Sull’importo lordo dei piccoli prestiti si applica il tasso
di interesse nominale annuo del 4,25%, nonché la ritenuta dello
0,50% per spese di amministrazione e quella relativa al
contributo del fondo rischi, secondo le misure percentuali
previste, per le diverse categorie di richiedenti, dalla tabella
allegata al presente regolamento. Gli importi delle spese di
amministrazione e del contributo per il fondo rischi sono
trattenuti all’atto dell’erogazione del piccolo prestito.
Criteri generali per l'erogazione
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