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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
continua
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Al via il progetto di Xbrl Italia per il deposito, in formato
elaborabile, dell’intero bilancio d’esercizio ossia comprensivo
anche della nota integrativa. Pronta una tassonomia sperimentale
da impiegare, su base volontaria, nell’imminente campagna
bilanci. L’obiettivo è il perfezionamento di una tassonomia
integrata che sarà poi adottata, per il deposito del bilancio,
da tutte le aziende italiane.
Ulteriore passo avanti per l’affermazione, nel nostro
Paese, di una comunicazione economico-finanziaria digitale
sempre più efficiente e fruibile: nei prossimi giorni,
attraverso il sito di XBRL Italia (www.xbrl.org/it),
inizierà la pubblica consultazione della tassonomia dedicata
alla codifica XBRL della nota integrativa; dal mese di
maggio, inoltre, sarà possibile depositare volontariamente,
in via sperimentale e non sostitutiva del vigente PDF/A,
anche la nota integrativa in formato elaborabile. Si
perfeziona così la prima fase del progetto coordinato da
Xbrl Italia, insieme ai più importanti interlocutori
nazionali sul tema del bilancio e con il supporto delle
Università di Trento, Macerata e Ca’ Foscari di Venezia, per
definire una tassonomia completa per il bilancio d’esercizio
- ossia capace di codificare oltre agli schemi quantitativi
pure la nota integrativa - che, a seguito della
sperimentazione, entrerà in vigore con impatto su più di un
milione di società di capitali italiane non-quotate.
Si tratta di un’importante sfida che ha avuto l’obiettivo di
modellizzare e standardizzare, coordinandola con la
tassonomia degli schemi quantitativi già in uso, la parte
del bilancio d’esercizio che, per sua natura, è meno
“strutturabile”: la nota integrativa. La sua codifica
digitale, in questa prima versione sperimentale, riguarderà
esclusivamente le informazioni esplicitamente previste dal
Codice civile e solo in futuro, visto il processo di
revisione in atto, le stesse saranno integrate con quanto
richiesto dai Principi contabili nazionali.
La prima fase, di una strategia articolata in tre momenti
distinti, prevede la pubblica consultazione, sul sito
ufficiale di Xbrl Italia, della tassonomia di nota
integrativa sperimentale: in questa sede chiunque potrà
“partecipare” e proporre suggerimenti e modifiche. In maggio
partirà la seconda fase, con la sperimentazione “sul campo”
grazie alla collaborazione del sistema camerale italiano: le
aziende che vorranno partecipare al test dovranno inviare il
bilancio in formato elaborabile, corredato della nota
integrativa, contestualmente al consueto deposito del
bilancio al Registro Imprese. Il passo finale consisterà
nell’analisi dei documenti depositati, nella raccolta dei
feedback delle imprese e nella disamina delle proposte
pervenute: obiettivo ultimo è lo sviluppo della tassonomia
definitiva, capace di codificare l’intero rendiconto, che
sarà poi utilizzata a regime per il deposito da parte delle
società di capitali.
«La pubblicazione della tassonomia dei bilanci per le non quotate,
corredata anche della parte relativa alla nota Integrativa e
l’avvio di una congrua sperimentazione sul territorio
nazionale per la redazione del proprio bilancio -
osserva Gianfranco Torriero, presidente di Xbrl Italia - dà
ulteriore concretezza alla nostra mission di modernizzare la
comunicazione economico-finanziaria nel nostro Paese
utilizzando le opportunità offerte dalla tecnologia per
migliorarne la funzione informativa. Abbiamo già raggiunto
una significativa massa critica con circa 1 milione di
bilanci depositati secondo il nuovo standard per le imprese
di capitali non-quotate. Ora è tempo di completare
l’operazione estendendo l’utilizzo del linguaggio standard
anche al documento della nota integrativa”.
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