MUTUO CASA: Iw Bank abbassa lo spread |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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La meta' dei contribuenti Irpef dichiara al fisco un reddito
inferiore ai 15.723 euro lordi, cioe' meno di 1.300 euro al
mese. E tra loro ci sono 9,7 milioni di cittadini, il 24% di
coloro che presentano la dichiarazione dei redditi, che non
versano un solo euro di Irpef al fisco. Sono solo 28.000,
invece, i Paperoni, con oltre 300.000 euro di reddito.
E' un quadro a tinte forti, vera e propria fotografia di come
il Paese si rapporta con il fisco, quello tracciato dalle
elaborazioni che il dipartimento delle Finanze del ministero
dell'Economia ha fatto sulle dichiarazioni presentate meno di un
anno fa, nel 2012. Dai dati emerge una polarizzazione forte tra
ricchi e poveri, ma anche la chiara evidenza della scarsa
fedelta' fiscale degli italiani.
ZERO IRPEF PER 9,7 MLN: Gli italiani che pagano l'Irpef sono
il 76% del totale di coloro che inviano la propria dichiarazione
all'Erario. Pagano in media 4.820 euro di Irpef a testa. Ma ci
sono anche 9,7 milioni di contribuenti italiani che - scritto
nel linguaggio fiscale - ''hanno imposta netta uguale a zero''.
In pratica non pagano l'Irpef o perche' hanno redditi troppo
bassi, o perche' abbattono l'imponibile con detrazioni e
deduzioni.
- AUTONOMI BATTONO IMPRENDITORI, MA DIPENDENTI VERSANO DI PIU':
i lavoratori autonomi hanno il reddito medio piu' elevato
(42.280 euro) mentre il reddito medio dei lavoratori dipendenti
e' di 20.020 euro e quello dei pensionati di 15.520 euro. Il
reddito medio dichiarato dagli imprenditori e' invece pari a
18.844 euro: 29.100 euro per le imprese in contabilita'
ordinaria e 17.480 per quelle a contabilita' semplificata. Ma la
maggior parte dell'Irpef e' versata dal lavoro dipendente
(54,5%) e dalle pensioni (il 25,5%) per una percentuale
complessiva dell'80%. Il lavoro autonomo contribuisce solo con
il 6,7%.
- STANGATA TASSE LOCALI: Nel 2012 l'addizionale regionale
sull'Irpef ha fruttato 11 miliardi, con un aumento del 27% in un
solo anno. L'Irpef comunale 3,4 miliardi (+11%) - CEDOLARE SU
AFFITTI: Sono stati circa 483.000 (pari al 2,3% di chi dichiara
redditi da fabbricati) i contribuenti che hanno scelto la
cedolare secca per dichiarare i redditi d'affitto.
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