Quali sono le imposte per l'acquisto
della casa? |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Acquistare una casa al giorno d'oggi è un passo davvero
importante da fare con la giusta cautela. Infatti dietro
l'acquisto di una casa si potrebbero nascondere una serie di
insidie non previste che potrebbero aumentare i costi
dell'acquisto. Mi sto riferendo in particolare al mutuo e alle
imposte. Nel primo caso bisogna avere gli occhi aperti per
trovare il mutuo migliore per le nostre esigenze. Non è facile!
Tuttavia se vi impegnate e calcolate molti preventivi, potrete
trovare il prodotto giusto senza troppe difficoltà!
Sul tema delle imposte legate all'acquisto, ci sono molte
variabili.
Quando si acquista una casa, l’acquirente è tenuto sia al
pagamento dell’imposta
di registro, o alternativamente dell’Iva, che delle imposte
ipotecaria e
catastale. Più precisamente,
Quando chi vende la casa è:
• un privato;
• un’impresa “non costruttrice”;
• un’impresa “costruttrice” (o che ha ristrutturato l’immobile)
ed ha ultimato i lavori da più di 4 anni;
le imposte da pagare sono le seguenti:
- imposta di registro (7%);
- imposta ipotecaria (2%);
- imposta catastale (1%).
Quando il venditore è :
un’impresa “costruttrice” (o un’impresa che ha ristrutturato
l’immobile) e la vendita avviene entro
4 anni dall’ultimazione dei lavori;
le imposte dovute dall’acquirente sono le seguenti:
- Iva al 10% (o 20% se fabbricato di lusso);
- imposta di registro (nella misura fissa di 168 euro);
- imposta ipotecaria (nella misura fissa di 168 euro);
- imposta catastale (nella misura fissa di 168 euro).
Le imposte di registro, ipotecaria e catastale
La compravendita di immobili ad uso abitativo tra privati è
assoggettata alle imposte di registro, ipotecaria e catastale.
A seguito degli ultimi interventi legislativi (legge finanziaria
per il 2006 e legge n. 248 del 2006), per le compravendite di
immobili ad uso abitativo poste in essere tra privati (vale a
dire tra persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di
attività commerciali, artistiche o professionali) la base
imponibile ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e
catastali può essere costituita dal valore catastale
dell’immobile, anziché dal corrispettivo pagato.
L’agevolazione spetta, però, a condizione che nell’atto sia
indicato l’effettivo importo pattuito per la cessione. Infatti,
l’occultamento del corrispettivo o la dichiarazione nell’atto di
compravendita di una somma inferiore a quella concordata
determina la perdita del beneficio con le seguenti conseguenze:
1. le imposte di registro, ipotecaria e catastale saranno
calcolate sul corrispettivo effettivamente pattuito;
2. sarà dovuta una sanzione che va dal 50% al 100% delle minori
imposte versate.
Il nuovo regime di tassazione delle compravendite immobiliari
prevede, quindi:
- una deroga al principio generale in base al quale la base
imponibile per l’applicazione delle imposte
di registro, ipotecaria e catastale è data dal valore
dell’immobile dichiarato nell’atto;
- una riduzione del 30% dell’onorario del notaio che, come è
noto, viene calcolato sul valore dell’immobile
indicato nell’atto.
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