Oggi parliamo di pensioni, sopratutto perchè con il nuovo
Governo Monti si sta pensando a spostare più avanti l'età
pensionabile. In dettaglio, secondo molte finti autorevoli,
potrebbe aumentare la soglia minima dei 40 anni di contributi
oggi necessari per la pensione di anzianità indipendentemente
dall'età anagrafica. Tra le ipotesi allo studio del governo,
infatti, c'è un innalzamento tra i 41 e i 43 anni di contributi
per uscire dal lavoro a qualsiasi età.
Se così fosse, visto l'attuale mercato del lavoro molto
lento e pieno di contratti a progetto e a tempo determinato, un
ragazzo che comincia a lavorare a 30 anni, potrà andare in
pensione solo dopo aver trascorso più di 40 anni della propria
vita sul lavoro, raggiungendo così la veneranda età di 73 anni.
Purtroppo però le soluzioni d'impatto che possono essere
messe in piedi in questo momento sono poche e tutte molto forti.
La crisi economica è molto forte, sopratutto nel nostro Paese e
qualcosa deve essere fatto sin da subito.
Sarebbe meglio evitare di giocare con la vita degli italiani,
e magari si potrebbe pensare ad un sistema pensionistico con nu
minore impatto sulla vita residua di noi italiani...staremo a
vedere...
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