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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Il gip del Tribunale di Taranto Patrizia Todisco ha accolto la
richiesta della Procura sollevando questione di legittimità
costituzionale della legge 231 'Salva Ilva' e inviando gli atti
alla Consulta. Anche il Tribunale di Taranto, in funzione di
giudice dell'appello, la scorsa settimana aveva sollevato dubbi
di costituzionalità della legge 231 rimettendo gli atti alla
Consulta e sospendendo il giudizio in attesa della decisione
della Corte costituzionale. Se la magistratura deciderà di
dissequestrare i prodotti finiti e semilavorati giacenti sulle
banchine del porto, i soldi incassati dalla vendita della merce
saranno destinati ad adempiere alle prescrizioni
dell'Autorizzazione integrata ambientale, a pagare gli stipendi
e "a quant'altro necessario per la sopravvivenza dell'azienda",
e tutto questo potrebbe essere controllato dal Garante dell'Aia.
Così l'Ilva ha ribadito che l'unica svolta positiva potrebbe
arrivare solo se i giudici faranno qualche passo indietro. Il
messaggio ha come primo destinatario il gip del Tribunale di
Taranto Patrizia Todisco, chiamato a decidere sull'istanza di
dissequestro dei prodotti avanzata dall'azienda. Una posizione,
quella dell'azienda, che non rappresenta una novità, così come
non c'é stata svolta dall'incontro che il presidente dell'Ilva,
Bruno Ferrante, ha avuto con i vertici sindacali di categoria di
Fim, Fiom e Uilm.
Ferrante ha continuato a definire "drammatica" la situazione,
ha ribadito che l'azienda farà "tutti i tentativi possibili" per
pagare gli stipendi di febbraio (poco più di 70 milioni di euro
per tutti gli stabilimenti Ilva in Italia) e che "l'azienda è
sana, robusta e ha sempre risposto ai suoi impegni". Ma nello
stesso tempo ha insistito sulla necessità che venga sbloccata la
merce sequestrata, circostanza ritenuta vitale per il futuro
dell'Ilva, perché "non si può con un tratto di penna chiudere
un'azienda o mandare a casa i lavoratori".
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