Il mutuo è il finanziamento per eccellenza considerando il fatto
che per moltissimi di noi è una delle spese maggiori che si
affrontano nella vita. Per tale motivo cercare di risparmiare
deve essere il nostro obiettivo nella sua scelta. A tal
fine, può essere molto utile capire quali sono le valutazioni
della banca al momento della decisione di affidare un mutuo al
cliente.
Cartelloni pubblicitari, spot televisivi,
mutui on line… con tutta la pubblicità che c’è in giro sembra
che le banche siano disposte a dare mutui a tutti. In realtà la
concessione è tutt’altro che scontata! Le indagini bancarie sono
numerose e possono arrivare più in profondità di quanto si
pensi. Ecco le ricerche e le considerazioni della banca prima di
approvare il
finanziamento.
Per prima cosa si cercherà di capire se i
richiedenti sono persone affidabili. Verrà perciò
effettuato un controllo protesti (assegni o
cambiali pagati in ritardo). Inoltre si interrogheranno
gli archivi della Camera di Commercio per verificare se gli
interessati hanno partecipazioni
societarie che li rendono soggetti al rischio di fallimento,
perché in tal caso dovrà essere valutato con attenzione lo stato
di salute delle relative società. Chi risulta fallito in passato
difficilmente potrà ottenere il mutuo.
Poi la banca inoltrerà una richiesta alle
Centrali dei Rischi Finanziari (come CRIF) per verificare
quali siano i prestiti ottenuti dai richiedenti,
se sono ancora in corso e in che misura i pagamenti
risultano effettuati puntualmente. Un solo ritardo può
compromettere la concessione del mutuo.
L’attività successiva implica l’analisi del reddito, che deve
risultare stabile e compatibile con il rimborso. Il criterio
maggiormente adottato richiede che la rata di mutuo non ecceda
il 33% del reddito fiscale netto, ma alcune banche arrivano fino
al 45%. In caso di carenza, il reddito dei richiedenti
principali può essere integrato da quello di un familiare
disposto a intervenire come garante (fideiussore). Egli
"garantirà" alla banca la sua disponibilità
ad anticipare i pagamenti del debitore principale
qualora alle scadenze egli si trovasse in
difficoltà economiche.
|