Mutuo Casa: attenti alle offerte folli |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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La casa è un diritto per tutti, ma nonostante ciò i prezzi per
il suo acquisto sono molto elevati e costringono tantissime
famiglie ad indebitarsi fino all'osso per decenni. visto che il
bene casa è così importante, cerchiamo di capire quali sono le
accortezze da tenere presenti al momento dell'acquisto. Un po’
tutti i consumatori hanno preso scottature in ambito
finanziario, accorgendosi dell’inghippo solo quando era troppo
tardi. Vediamo allora qualche “trucco” usato per collocare mutui
a condizioni meno favorevoli di quelle apparenti. La tecnica a
cui si è fatto maggior ricorso è quella del tasso iniziale.
Utilizzabile con i mutui a tasso variabile implica la pubblicità
di un tasso che vale soltanto per pochi mesi. Chiamato in gergo
“tasso di ingresso” può essere molto più basso del tasso
realmente applicato al mutuo, definito “tasso a regime”. Per non
lasciarsi trarre in inganno è perciò essenziale conoscere lo
“spread”, che aggiunto all’Euribor (o al tasso BCE) del momento
indicherà il vero costo del mutuo.
Qualche banca ha giocato invece sull’ingenuità del cliente
proponendo uno spread “semestrale”, che pertanto raddoppiava su
base annua. Oppure facendo ricorso a strepitosi spread, che poi
si rivelavano contrattualmente crescenti. C’è anche chi ha osato
di più, indicando nel testo principale del contratto che il
tasso era calcolato con il criterio “Euribor + X%” per poi
scrivere nelle Condizioni Particolari (che non vengono lette dal
notaio) che con l’espressione “Euribor” si intendeva l’Euribor
rilevato sui mercati maggiorato dell’1%!
Un’altra chicca, ancora abbastanza diffusa, riguarda il sistema
di arrotondamento dei tassi. Un contratto di finanziamento che
ho sottomano stabilisce un arrotondamento dell’Euribor “allo
0,375 di punto percentuale superiore”. Che corrisponde ad un
aumento occulto dello 0,375%. Ancora, e questo è uno degli
stratagemmi più difficili da cogliere, il contratto può
stabilire un tasso minimo sotto il quale il tasso non potrà mai
scendere. Sebbene sia di solito pericolosamente vicino al tasso
in vigore per il mutuo, il cliente ci fa poco caso per poi
accorgersene quando le sue rate restano bloccate mentre quelle
degli amici si riducono.
Con i mutui a tasso fisso è certamente più difficile
mischiare le carte. Tuttavia molti sono stati tratti in inganno
da contratti che sembravano a tasso fisso ma che erano tali solo
temporaneamente. È il caso dei mutui con opzione di tasso.
Apparentemente più convenienti, questi mutui nascono a tasso
fisso e a determinate scadenze consentono di passare al tasso
variabile, a scelta del cliente. Ma pochi sanno (e non tutti gli
operatori lo rivelano) che al momento dell’esercizio di ogni
opzione il tasso si aggiorna anche se si decide di continuare a
tasso fisso. Altre tecniche implicano promozioni a scadenza che
stabiliscono un limite ravvicinato per la stipula. Il cliente
che non si informa potrebbe trovarsi a stipulare con condizioni
ben diverse da quelle della campagna pubblicitaria. Un’altra
modalità piuttosto diffusa consiste nel proporre condizioni di
mutuo molto favorevoli, ma con concessione del mutuo
condizionata all’acquisto di costose polizze assicurative che
consentono alla banca di recuperare la riduzione di tasso. Anche
se non è scritto da nessuna parte, chi rifiuta la polizza si
vede respingere il mutuo perché “insufficientemente garantito”.
Merita infine un accenno la politica del prefinanziamento.
Alcuni istituti non rilasciano subito il mutuo, ma ne anticipano
le somme mediante uno scoperto di conto corrente per uno o due
mesi. Esso viene regolato ad un tasso più alto di quello del
mutuo, così è facile trovarsi a sborsare più di un migliaio di
Euro non previsti, oltre a tutte le rate del mutuo.
Suggerimento: la materia
è sufficientemente complessa da richiedere l’assistenza di un
esperto. Esistono mediatori creditizi competenti che possono
assistere il cliente, ma il loro costo è purtroppo elevato.
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