Lo Small Business Act per le piccole
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
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La legge "Small Business Act (SBA)" sulle piccole e medie
imprese (PMI) crea un quadro strategico finalizzato a sfruttare
meglio il potenziale di crescita e di innovazione delle PMI.
Tale iniziativa dovrebbe consentire di rafforzare la
competitività sostenibile dell'Unione europea (UE) e la sua
transizione verso un'economia della conoscenza.
ATTO
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al
Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato
delle regioni del 25 giugno 2008 intitolata: “Una corsia
preferenziale per la piccola impresa” Alla ricerca di un nuovo
quadro fondamentale per la Piccola Impresa (un “Small Business
Act” per l’Europa) [COM(2008) 394 def. - Non pubblicata nella
Gazzetta ufficiale].
SINTESI
L’iniziativa intitolata "Small Business Act" (SBA) per l’Europa
mira a creare condizioni favorevoli alla crescita e alla
competitività sostenibili delle piccole e medie imprese (PMI)
europee. Le politiche comunitarie e nazionali devono tenere
maggiormente conto del contributo delle PMI alla crescita
economica e alla creazione di posti di lavoro.
Lo "Small Business Act" si basa su dieci principi destinati a
guidare la formulazione delle politiche comunitarie e nazionali,
nonché su misure pratiche per la loro attuazione.
Sviluppo di un ambiente favorevole all'imprenditorialità al fine
di agevolare la creazione di PMI, in particolare fra le donne e
gli immigrati, e di incoraggiare i trasferimenti di imprese,
soprattutto delle PMI familiari.
La Commissione deve promuovere la cultura imprenditoriale in
particolare attraverso la creazione di reti di imprese e lo
scambio di esperienze. Gli Stati membri devono adottare misure
nei settori dell'insegnamento, della formazione, della fiscalità
e dell'assistenza agli imprenditori.
Sostegno agli imprenditori onesti che desiderano riavviare
un'attività dopo aver sperimentato l'insolvenza.
La Commissione incoraggia lo sviluppo di una "politica della
seconda possibilità". In tale ottica, gli Stati membri devono
porre in essere regimi di sostegno e limitare la durata delle
procedure di scioglimento di un’impresa, in caso di bancarotta
non fraudolenta.
Formulazione di normative conformi al principio "Pensare
anzitutto in piccolo".
Prima di adottare nuove normative, la Commissione e gli Stati
membri devono valutare il loro impatto attraverso una "prova
PMI", condurre consultazioni delle parti interessate, ricorrere
a misure specifiche per le piccole imprese e microimprese in
materia d'informazione e di relazione.
Adattamento delle pubbliche amministrazioni alle esigenze delle
PMI ed eliminazione degli ostacoli amministrativi.
Gli Stati membri devono ricorrere quanto più possibile a
procedure semplificate, all'e-government e a soluzioni a
sportello unico e devono impegnarsi ad accelerare le procedure
necessarie a fondare un'impresa e ad avviare le attività
commerciali.
Adeguamento dell'intervento politico pubblico in materia di
aggiudicazione degli appalti pubblici e di concessione degli
aiuti di Stato.
La Commissione deve in particolare presentare un Codice di buone
pratiche , destinato alle autorità contraenti per le procedure
di aggiudicazione degli appalti pubblici, e un Vademecum sugli
aiuti di Stato alle PMI. Gli Stati membri devono adottare misure
specifiche per le PMI e informare meglio quest'ultime sulle
opportunità esistenti.
Ricorso a tipi di finanziamento diversificati, quali i capitali
di rischio, il microcredito o il finanziamento mezzanino.
La Commissione deve creare condizioni favorevoli agli
investimenti, in special modo a livello transfrontaliero. Gli
Stati membri devono avviare nuovi programmi d'incentivo agli
investimenti, sfruttando al contempo le possibilità offerte dai
fondi comunitari, quali il programma quadro per l'innovazione e
la competitività 2007-2013 (CIP), i programmi della politica di
coesione e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR).
Adeguamento della politica del mercato interno alle
caratteristiche delle PMI e miglioramento della sua governance e
visibilità.
La Commissione deve adoperarsi affinché le PMI beneficino delle
opportunità offerte dal mercato unico, in particolare grazie ai
sistemi dei brevetti e del marchio comunitario. Gli Stati membri
devono altresì garantire la corretta applicazione del principio
di riconoscimento reciproco e il buon funzionamento della rete
SOLVIT.
Rafforzamento del potenziale d’innovazione, di ricerca e di
sviluppo delle PMI, in particolare attraverso l'acquisizione
delle competenze necessarie da parte degli imprenditori e del
loro personale, il raggruppamento delle imprese in cluster e il
coordinamento delle iniziative nazionali.
La Commissione deve sostenere la partecipazione delle PMI ai
programmi comunitari, quali il programma Leonardo Da Vinci per
la mobilità degli apprendisti e il programma quadro per la
ricerca e lo sviluppo (PQRS). Deve inoltre agevolare il loro
accesso agli aiuti di Stato.
Trasformazione delle sfide ambientali in opportunità nell'ambito
della produzione e commercializzazione di prodotti e servizi
La Commissione deve in particolare agevolare l'accesso al
sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). Gli Stati
membri devono incentivare le PMI a sviluppare nuovi prodotti e
servizi rispettosi dell'ambiente e ad adottare sistemi di
gestione eco-efficienti.
Apertura delle PMI ai mercati esterni.
Le PMI devono ricevere maggiore assistenza per poter superare le
barriere commerciali nei mercati esterni all'UE e in particolare
nei mercati emergenti. A tal fine, la Commissione istituirà dei
Centri europei d'impresa a livello internazionale, cominciando
dalla Cina e dall'India, e sosterrà l'apertura dei mercati
privati e pubblici dei paesi terzi.
Proposte legislative
Lo SBA prevede inoltre una serie di nuove proposte legislative
per rispondere alle esigenze delle PMI. Tali proposte riguardano
le possibilità offerte alle PMI in materia di aiuti di Stato
compatibili con il mercato unico, lo statuto della Società
privata europea (SPE), la riduzione di talune aliquote IVA, la
semplificazione e l’armonizzazione delle norme di fatturazione,
nonché la riduzione dei ritardi di pagamento.
Contesto
Il contesto normativo delle PMI è migliorato, in particolare
grazie all'introduzione di strumenti politici europei quali la
politica moderna per le PMI e la Carta europea per le piccole
imprese. Tuttavia, nell'ambito dei nuovi sviluppi economici e,
in particolare, alla luce della crisi finanziaria mondiale e del
suo impatto sull'economia reale, è necessaria una risposta
politica adeguata.
Lo "Small Business Act" è stato formalmente adottato nelle
conclusioni del Consiglio Competitività dell'1 e 2 dicembre
2008.
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