Domanda di credito in Italia nel 2012 |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
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quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Nel mese di marzo del 2012, le sedi regionali della Banca
d’Italia hanno condotto la nuova edizione dell’indagine sulla
domanda e offerta di credito a livello territoriale (Regional
Bank Lending Survey, RBLS) riferita al secondo semestre del 2011
e alle tendenze attese nei primi sei mesi del 2012. La
rilevazione riproduce in larga parte le domande contenute
nell’analoga indagine realizzata dall’Eurosistema (Bank Lending
Survey, BLS). Rispetto a quest’ultima, la RBLS si caratterizza
per il diverso profilo temporale (semestrale invece che
trimestrale) e per il maggior numero di banche coinvolte (390
nell’ultima edizione), che consente di elaborare informazioni
anche per dimensione dell’intermediario (cfr. la sezione: Note
metodologiche). Per la prima volta nell’edizione del marzo
scorso sono state richieste informazioni sull’andamento
congiunturale della raccolta presso le famiglie.
I prestiti alle imprese. – Nella seconda parte del 2011, il
ripiegamento ciclico si è riflesso in un indebolimento della
domanda di finanziamenti da parte delle imprese (fig. 1a),
riconducibile essenzialmente alla minore richiesta di fondi
destinati agli investimenti produttivi. Gli effetti della
ridotta accumulazione di capitale sono stati in parte compensati
dalle accresciute esigenze di copertura del circolante, connesse
anche con il peggioramento dei termini del credito commerciale,
e dal perdurante ricorso a operazioni di ristrutturazione e
consolidamento del debito bancario, in particolare nelle regioni
del Nord Est (fig. 1b). Le tendenze di fondo hanno accomunato
tutte le aree del paese; la domanda di finanziamenti nel suo
complesso è risultata tuttavia più fiacca nelle regioni del Nord
Est, che avevano registrato invece una moderata espansione nel
primo semestre.
La richiesta di prestiti si è indebolita in tutti i comparti di
attività economica, anche presso le imprese manifatturiere e dei
servizi che avevano dato segni di ripresa tra la fine del 2010 e
l’inizio del 2011; si è ulteriormente accentuato il calo nel
settore edile (fig. 1c). Nelle attese degli intermediari, la
flessione della domanda dovrebbe attenuarsi nel primo semestre
del 2012, in particolare per le aziende localizzate al Nord. In
quest’area, l’indicatore potrebbe tornare su valori positivi per
le imprese che operano nel comparto manifatturiero.
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