Acquistare una casa al giorno d'oggi è un passo davvero
importante da fare con la giusta cautela. Infatti dietro
l'acquisto di una casa si potrebbero nascondere una serie di
insidie non previste che potrebbero aumentare i costi
dell'acquisto. Mi sto riferendo in particolare al mutuo e alle
imposte. Nel primo caso bisogna avere gli occhi aperti per
trovare il mutuo migliore per le nostre esigenze. Non è facile!
Tuttavia se vi impegnate e calcolate molti preventivi, potrete
trovare il prodotto giusto senza troppe difficoltà!
Sul tema delle imposte legate all'acquisto, ci sono molte
variabili.
Quando si acquista una casa, l’acquirente è tenuto sia al
pagamento dell’imposta
di registro, o alternativamente dell’Iva, che delle imposte
ipotecaria e
catastale. Più precisamente,
Quando chi vende la casa è:
• un privato;
• un’impresa “non costruttrice”;
• un’impresa “costruttrice” (o che ha ristrutturato l’immobile)
ed ha ultimato i lavori da più di 4 anni;
le imposte da pagare sono le seguenti:
- imposta di registro (7%);
- imposta ipotecaria (2%);
- imposta catastale (1%).
Quando il venditore è :
un’impresa “costruttrice” (o un’impresa che ha ristrutturato
l’immobile) e la vendita avviene entro
4 anni dall’ultimazione dei l
Oggi parliamo della dichiarazione sostitutiva che può essere
fatta al momento dell'acquisto della vostra nuova casa.
Nel rogito riguardante la compravendita della casa le
parti devono inserire una “dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà” in cui segnalare:
- le modalità di pagamento (assegno, bonifico, ecc.);
- se per l’operazione si è ricorso ad attività di mediazione e,
in caso affermativo, la partita Iva o
il codice fiscale dell’agente immobiliare;
- le spese sostenute per tale attività, con le modalità di
pagamento.
L’omissione, la falsa o incompleta dichiarazione comporta, oltre
all’applicazione della sanzione penale, l’assoggettamento ad
accertamento di valore dei beni trasferiti. In sostanza,
l’ufficio applicherà le imposte sul valore di mercato
dell’immobile, anche se le parti avevano
richiesto la tassazione sulla base del valore catastale. È
prevista, inoltre, una sanzione amministrativa da 500 a 10.000
euro.
E per quanto riguarda il valore catastale?
Il valore catastale viene determinato
moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per i
seguenti coefficienti:
-
110 per
la prima casa;
- 120
per i fabbricati
appartenenti ai gruppi catastali A, B, C (escluse le categorie
A/10 e C/1);
- 60
per i fabbricati delle
categorie A/10 (uffici e studi privati) e D;
- 40,8
per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E.
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