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Definizione di Debito Sovrano

>>Modulo Calcola Preventivo Mutuo

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Accensione Mutuo. Come fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi interessano. Una volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di finanziamento (concessione formale del mutuo). continua

 

 

Mutuo Acquisto Casa. Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti, quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono risparmiare parecchi soldi? continua

 
 

    

 
   

1) Termine con cui ci si riferisce alle obbligazioni vendute dallo Stato ad altri paesi o alla liquidità “presa in prestito” da questi ultimi per soddisfare la spesa pubblica. Si ricorre a questa misura quando il paese, non riuscendo ad aumentare il reddito, ha una crescita economica molto lenta; tuttavia, la somma ricevuta deve essere restituita con gli interessi ed entro una data scadenza. Come conseguenza della crisi economica iniziata nel 2008, l’eurozona ha difficoltà nel gestire il suo debito; si registra un eccesso di d.s. soprattutto nei cosiddetti PIIGS, i paesi più deboli dell’area euro (si parla in proposito di crisi del debito sovrano).

2) In economia per debito pubblico si intende il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri quali individui, imprese, banche o stati esteri, che hanno sottoscritto un credito allo Stato nell'acquisizione di obbligazioni o titoli di stato (in Italia BOT, BTP, CCT, CTZ ecc...) destinate a coprire il disavanzo del fabbisogno finanziario statale ovvero coprire l'eventuale deficit pubblico nel bilancio dello Stato.

Quando il debito è contratto con soggetti economici di stati esteri si parla di debito estero, mentre quando è contratto con soggetti economici interni allo stesso stato si parla di debito interno: normalmente entrambe le componenti sono presenti in misura variabile all'interno del debito pubblico di uno Stato.

La presenza di un debito nei conti pubblici statali impone la necessità da parte dello Stato, oltre alla sua copertura finanziaria nei tempi e modalità di scadenza prestabilite dai titoli stessi compresi gli interessi, di tenerlo sotto controllo per non cadere nel rischio di insolvenza sovrana ovvero fallimento dello stesso, stampando cartamoneta o ricorrendo a politiche di risanamento dei conti pubblici all'interno di politiche di bilancio pubbliche come ad esempio politiche restrittive o di rigore.

Crisi del Debito sovrano

La crisi finanziaria globale ha causato un aumento vertiginoso del debito sovrano nelle economie avanzate. La preoccupazione crescente ha innescato vari dibattiti su come risolvere il problema. Nelle economie avanzate, in media, il rapporto debito/Pil è oggi vicino a livelli del 100 per cento, i più alti dal secondo dopoguerra, e sembra oltretutto destinato ad aumentare ancora. L’aggiustamento fiscale richiesto è senza precedenti: serviranno molti anni per ridurre il debito e riportarlo a livelli accettabili.

Dal tardo 2009, crebbe, tra gli investitori, la paura riguardo a una crisi del debito degli stati europei, che si intensificò all'inizio del 2010 e successivamente. A lato di prestiti eccessivi, i governi hanno avuto problemi a finanziare ulteriori deficit di bilancio e servizi pubblici, in presenza di alti livello di debito. Tra i membri dell'Eurozona toccati dalla crisi vi sono Grecia, Irlanda, Italia, Spagna e Portogallo a cui si aggiungono anche alcuni paesi estranei all'eurozona.

La crisi è emersa soprattutto in paesi in cui il deficit di bilancio e i debiti sovrani sono cresciuti, con l'ampliamento dei differenziali di rendimento dei titoli (credit spread) e l'assicurazione di rischio sui credit default swap tra questi paesi e gli altri membri UE, per lo più la Germania.

Le preoccupazioni riguardo alla crescita del livello di debito dei governi hanno attraversato il mondo con un'ondata di declassamento del debito dei governi europei, con conseguente allarme nei mercati finanziari. Il 9 maggio 2010, i ministri dell'economia europei approvano il pacchetto di recupero di 750 miliardi di euro con l'obiettivo di assicurare la stabilità finanziaria in Europa creando il Fondo Europeo di stabilità finanziaria (European Financial Stability Facility, in sigla EFSF).

         

 

 

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