Parliamo oggi di Assegni bancari cercando di capire con
esattezza il loro funzionamento. Secondo l'ordine bancario,
l'assegno bancario è un ordine di pagamento scritto con il quale
il cliente chiede alla propria banca di versare una somma a
un'altra persona (beneficiario), conosciuta o meno che avrà
facoltà di ritirare l'ammontare di soldi indicati nell'ordine.
Si può ottenere un libretto di assegni, che contiene di solito
10 o 20 assegni, dopo aver:
- aperto un conto corrente presso una banca;
- sottoscritto la "convenzione di assegno", in
base alla quale il cliente può emettere assegni;
- depositato presso la banca la propria firma che servirà,
durante il rapporto, alla banca stessa per controllare
l'autenticità della firma sugli assegni.
L'assegno deve essere presentato per l'incasso entro un certo
numero di giorni dalla data di emissione, otto giorni quando il
comune di emissione è lo stesso di quello di pagamento (su
piazza); quindici giorni se pagabile "fuori piazza" (in altro
comune rispetto a quello di emissione).
Si divide nelle forme:
- a vista
- titolo di credito
Il primo permette di incassare l'assegno solo possedendolo
Il secondo invece permette di utilizzare il titolo come un
altro titolo di credito, ovvero cedendolo ad esempio a terzi.
L'assegno è emesso senza autorizzazione
quando, in via generale, non c'è o si è interrotto il rapporto o
la convenzione che attribuiscono al cliente l'autorizzazione ad
emettere assegni.
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