Banche italiane tagliano fondi alle
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
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immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Nel corso del 2012 le banche hanno tagliato alle imprese
italiane 44 miliardi di euro di finanziamenti. E' quanto emerge
da un report di Standard & Poor's in cui si prevede un sempre
maggior ricorso alle emissioni obbligazionarie da parte del
nostro tessuto produttivo per far fronte alla 'stretta'
creditizia.
Attualmente, rileva l'agenzia di rating, le imprese italiane
attingono il 92% del loro fabbisogno finanziario di breve e
lungo termine dalle banche ma "questa provvista sta diventando
meno disponibile in quanto le banche italiane hanno avviato un
percorso di riduzione della leva finanziaria".
Questo fenomeno "insieme all'allentamento della legislazione
d'impresa e fiscale per le medie imprese che è stata introdotta
in Italia - si legge nel report - probabilmente incoraggerà
l'emissione di più obbligazioni". Già lo scorso anno le imprese
italiane hanno emesso un ammontare netto di 20 miliardi di euro
di bond colmando, peraltro solo in parte, il taglio dei
finanziamenti da parte del sistema bancario.
Secondo S&P, in uno scenario di "crescita zero" in cui le
imprese emettano bond solo per rifinanziare il debito esistente,
la percentuale di obbligazioni sul totale dei finanziamenti
potrebbe salire all'11%-14% nei prossimi cinque anni. In
presenza di una ripresa della crescita economica il funding
attraverso bond potrebbe arrivare fino al 14%-17%, sostenuto
dalla crescita degli investimenti fissi.
L'agenzia americana ritiene che "un più ampio ricorso al mercato
dei bond possa aiutare a migliorare la struttura di capitale
delle imprese italiane e ridurre i rischi di rifinanziamento
perchè potrebbe allungare le scadenze del debito e diversificare
la base degli investitori". Tuttavia la sostituzione del debito
bancario con quello obbligazionario sarà un processo "lungo e
arduo" a causa dello "scarso interesse" da parte degli
investitori istituzionali italiani per le emissioni delle medie
imprese (in media l'80% delle obbligazioni sono state
sottoscritte da investitori esteri) e "dell'assenza di un
mercato sviluppato del private placement".
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