In Italia la flessione del PIL sarebbe
proseguita, ma a ritmi meno accentuati
All'inizio dell'anno si è attenuata la debolezza ciclica
dell'attività economica, grazie anche alla tenuta delle
esportazioni. Le informazioni desumibili dai sondaggi
congiunturali non prefigurano modifiche di rilievo alle
prospettive di breve termine. Il quadro occupazionale resta
debole. Il saldo corrente con l'estero è tornato in pareggio; vi
ha contribuito il forte calo delle importazioni.
Le condizioni del credito restano tese
È proseguita la flessione dei prestiti a imprese e famiglie; vi
ha influito il deterioramento della qualità del credito. La
congiuntura sfavorevole si è ripercossa sulla redditività delle
banche, ma il loro assetto patrimoniale resta solido. Le misure
volte a rimborsare parte dei debiti commerciali delle
Amministrazioni pubbliche miglioreranno le condizioni di
liquidità delle imprese; l'entità dell'impulso alla crescita
economica dipenderà dalle modalità di utilizzo dei fondi.
Le recenti tensioni sui mercati
finanziari hanno avuto un impatto limitato in Italia
L'andamento dei mercati finanziari dall'inizio dell'anno è stato
nel complesso positivo, ma nelle settimane più recenti si sono
registrate nuove tensioni in relazione a rinnovate incertezze
legate alla crescita in Europa e alla crisi cipriota. La
sostanziale stabilità delle condizioni sui mercati italiani
riflette il miglioramento dei saldi di finanza pubblica, oltre
che la credibilità dell'impegno delle istituzioni europee nel
sostenere l'Unione economica e monetaria.
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