AGEVOLAZIONI CASA: agevolazioni prima
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Acquistare una casa al giorno d'oggi è un passo davvero
importante da fare con la giusta cautela. Infatti dietro
l'acquisto di una casa si potrebbero nascondere una serie di
insidie non previste che potrebbero aumentare i costi
dell'acquisto. Ma esistono delle agevolazioni rivolte a
coloro che hanno intenzione di acquistare la prima casa?
Approfondiamo questo argomento.
Quando si acquista la “prima casa” si può godere di un regime
fiscale agevolato che consente di pagare le imposte in misura
inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute.
Acquisto da privato non soggetto ad Iva.
In particolare, se la parte che cede la casa è un privato non
soggetto ad Iva, l’agevolazione consiste nella possibilità di
versare:
- l’imposta di registro con aliquota ridotta del 3% (invece che
7%);
- le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa (168 euro
ciascuna) in luogo, rispettivamente, del 2% e dell’1%.
Acquisto da imprese
Chi, invece, compra casa da un venditore con partita Iva, dovrà
tener conto delle recenti modalità di tassazione introdotte dal
decreto legge n. 223 del 2006 (convertito nella legge n. 248 del
2006). A partire dal 4 luglio 2006, per la compravendita della
“prima casa” in cui la parte venditrice è
un’impresa, l’acquirente è chiamato a versare le seguenti
imposte:
- Iva al 4%, più le imposte di registro, ipotecaria e catastale
in misura fissa (pari a 168 euro ciascuna), se la cessione è
effettuata da impresa “costruttrice” (o da impresa che ha
ristrutturato l’immobile) e la vendita si conclude entro 4 anni
dall’ultimazione dei lavori;
- imposta di registro con aliquota del 3%, più imposte
ipotecaria e catastale in misura fissa (168 euro ciascuna), se
la cessione è effettuata da impresa “non costruttrice”, oppure
quando il venditore è un’impresa costruttrice (o che ha
ristrutturato l’immobile) e la vendita avviene dopo 4 anni
dall’ultimazione
dei lavori.
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