2013: nuovo calo dei prestiti alle
famiglie da parte delle Banche |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Nuovo forte calo, ad aprile, dei prestiti bancari a famiglie
e imprese. Secondo il rapporto mensile Abi sono scesi del 3,1% a
1.458 miliardi di euro. Il totale degli impieghi è sceso del
2,12% a 1.907 miliardi. Il ribasso, secondo l'associazione,
riflette il permanere della debolezza della domanda e
l'andamento del Pil.
L'Abi ricorda comunque come l'ammontare degli impieghi rimanga
ben superiore alla raccolta. Problemi derivano, secondo il
responsabile dell'Ufficio studi, Gianfranco Torriero, dalla
domanda di nuovo credito per investimenti che, dal 2008, permane
negativa. Nel rapporto l'Abi cita l'ultima indagine trimestrale
sul credito bancario (Bank Lending Survey - aprile 2013) secondo
cui nel corso del primo trimestre del 2013 si è registrata
ancora una significativa diminuzione della domanda di
finanziamento delle imprese legata agli investimenti:
l'indicatore espresso dalla percentuale netta si è collocato a
-50 (-62,5 il trimestre precedente). "C'é anche - rileva
Torriero - un problema generale di incertezza nell'allocazione
degli investimenti per il medio lungo termine" sia sulla
raccolta che sugli investimenti dovuto al perdurare della crisi.
Crolla il mercato immobiliare della casa nel 2012, perdendo
oltre 150 mila compravendite rispetto al 2011. Si tratta,
secondo il rapporto immobiliare 2013 di Abi e Agenzia delle
Entrate, del peggior risultato dal 1985 quando le abitazioni
comprate e vendute erano state circa 430 mila. Nel 2012, come
emerge dal rapporto realizzato dall'Osservatorio del mercato
immobiliare dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione con
l'Abi presentato oggi a Roma, si è avuta una riduzione del 27,5%
rispetto al 2011 per i volumi di compravendite delle case (a
448.364 numero di transazioni), con un calo inferiore per i
capoluoghi (-24,8%), e maggiore nei comuni non capoluogo
(-26,1%). A livello territoriale l'area del nord-est, dove si
realizza il 18,3% del mercato nazionale, è quella che ha subito
il calo più elevato delle compravendite nel 2012 rispetto al
2011 (-28,3%). Sempre lo scorso anno sono state vendute case per
un totale di circa 46,4 milioni di metri quadri (-25,4% sul
2011), con una superficie media di circa 104 mq. Da segnalare è
anche la forte diminuzione del valore di scambio complessivo,
stimato in circa 75,4 miliardi di euro, quasi 27 in meno del
2011. Nelle otto principali città italiane (Roma, Milano,
Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) il calo delle
compravendite è stato del 22,4% con un valore di scambio stimato
di circa 19,5 miliardi di euro, ovvero 5,7 in meno rispetto al
2011. Tiene invece l'indice di accessibilità che misura la
possibilità di accesso alle famiglie italiane all'acquisto di
una abitazione. Dopo un anno e mezzo di calo, nel secondo
semestre 2012 è migliorato con la quota di famiglie che dispone
di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo
annuo del mutuo per l'acquisto di una casa di poco superiore al
50% come per il primo semestre 2010 (13 milioni di famiglie
circa).
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