2013: le banche dovranno investire in
tecnologia per uscire dalla crisi |
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Accensione Mutuo.
Come
fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un
mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono
sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi
interessano. Una
volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione
inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione
della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in
garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un
tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A
delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al
richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di
finanziamento (concessione formale del mutuo).
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Mutuo Acquisto Casa.
Il Mutuo acquisto è il prestito più diffuso e sicuramente troverai in
circolazione tantissime offerte e tanti siti che ti calcolano la
rata. Poichè ci sono tanti mutui per l'acquisto diventa sempre più
difficile valutare quale sia la banca più conveniente. Noi, insieme a MutuiOnline abbiamo messo a punto un motore per
calcolare in un solo momento molti preventivi per l'acquisto del tuo
immobile, sia esso prima casa che seconda casa o altro ancora. In pochi minuti riuscirai semplicemente a capire quali sono le banche più convenienti,
quelle con il tasso di interesse più basso e con la percentuale di
interesse minore. Insomma, perchè spendere di più quando si possono
risparmiare parecchi soldi?
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Digitalizzazione, innovazione, multicanalità integrata e più
efficienza delle infrastrutture grazie a sistemi informativi
evoluti e a un’accelerazione nella dematerializzazione dei
processi. Sono queste la priorità nei programmi d’investimento
in tecnologia delle banche italiane, insieme al costante
adeguamento alle normative nazionali ed europee e all’ulteriore
potenziamento dei sistemi di sicurezza.
A scattare la fotografia dell’impegno e delle priorità delle
banche italiane sul fronte della spesa ICT è l’ottava edizione
del rapporto sui trend del mercato Ict per il settore bancario
di ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la
banca promosso dall’ABI. Lo studio, condotto su un campione
rappresentativo di banche, è stato presentato al Forum ABI Lab,
l’appuntamento annuale sulla tecnologia allo sportello che si
chiude oggi a Milano.
“In una fase ancora complessa per l’economia italiana e
internazionale – ha detto Giovanni Pirovano, membro del Comitato
esecutivo ABI con delega per l’innovazione – le banche sono
chiamate a trovare soluzioni organizzative e infrastrutturali
sempre più innovative, per aumentare l’efficienza e la varietà
dei servizi offerti riducendo i costi. In questa prospettiva,
tecnologia, digitalizzazione e multicanalità integrata sono un
volano fondamentale su cui puntare per razionalizzare l’attività
e i processi ampliando, allo stesso tempo, l’offerta delle
banche con nuovi prodotti e servizi sempre più evoluti e
funzionali a imprese, famiglie e Pubblica amministrazione”.
Complessivamente, le banche italiane hanno investito in Ict
circa 4,3 miliardi di euro (stima per il 2012), sostanzialmente
in linea con la spesa in tecnologia del 2011 (circa 4,5
miliardi). Stando all’indagine, il 43% dei progetti
d’investimento ritenuti prioritari dalle banche italiane
riguarda i processi interni e i canali di accesso ai servizi.
Per quanto riguarda i canali, la parola d’ordine per le banche è
“integrazione”, sia attraverso l’ulteriore potenziamento dei
servizi di mobile e internet banking sia tramite la
realizzazione di nuove piattaforme e di sportelli automatici
sempre più evoluti. Sul fronte della maggiore efficienza dei
processi interni, invece, gli investimenti sono finalizzati
soprattutto a dematerializzare e a rendere più snelli ed
efficienti processi e back office.
Un altro 27% dei progetti ritenuti prioritari dalle banche è
dedicato alla compliance, il 18% allo sviluppo delle
telecomunicazioni e dei sistemi informativi e il 12% riguarda i
diversi aspetti della sicurezza, in particolare quella dei
canali remoti. Sul fronte della compliance, gli investimenti
maggiori riguardano l’allineamento ai requisiti di Basilea3,
l’adeguamento alla disciplina contabile e fiscale e alla
normativa antiriciclaggio, l’implementazione delle direttive
europee (Psd e MiFid) e le attività di business continuity e
disaster recovery.
Per quanto riguarda le previsioni di spesa formulate dalle
banche sul budget Ict 2013, dall’indagine ABI Lab emerge una
sostanziale stabilità per oltre un terzo delle banche che non
prevede variazioni rispetto al 2012 (37,5%). Il 32% del settore,
invece, pensa di aumentare gli investimenti in tecnologia
nonostante la difficile congiuntura.
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