MUTUI CASA: Rinegoziazione Mutuo Casa
Negli ultimi anni nel mercato bancario ci sono state grosse
trasformazioni e sopratutto sono state inserite delle opportunità
per noi consumatori che potrebbero aiutarci a sostenere il costo dei
mutui per la casa. Le opportunità maggiori consistono nella
possibilità di cambiare il mutuo già acceso per l'acquisto della
casa e la possibilità di rinegoziare il mutuo presso la propria
banca. Queste due nuove possibilità stanno facendo emergere scenari
molto interessanti anche poichè i mutui per la casa sono molto
onerosi per le famiglie italiane e quindi ad oggi la concorrenza in
tale ambito diventa ancora più spietata, vista la possibilità di
modificare il mutuo che si è preso in prestito.
La rinegoziazione, ovvero la modifica dei termini del contratto di
mutuo (durata, tasso di interesse, etc.) è un’ulteriore opportunità
offerta al cliente che ha stipulato un mutuo e desidera rivedere i
termini del proprio contratto per ricondurre il rimborso del
prestito a condizioni più in linea con la sua pianificazione
finanziaria, ad esempio riducendo l’impatto delle rate. Si tratta
dunque di un’operazione che garantisce al cliente di poter trovare
soluzioni più soddisfacenti alla propria condizione
economico-finanziaria. Per realizzare la rinegoziazione è opportuno
rivolgersi alla propria banca per spiegare con precisione le proprie
necessità e ricercare insieme una soluzione condivisa. Questa
soluzione si basa infatti sull’accordo di entrambe le parti: né la
banca, né il cliente possono esigere una modifica unilaterale delle
condizioni, a meno che questo non sia espressamente previsto dal
contratto (ad esempio, nel caso dei cosiddetti mutui con opzione di
scelta della tipologia di tasso da applicare al mutuo).
Naturalmente, prima di fare ciò, è necessario compiere assieme alla
banca un’attenta valutazione delle proprie esigenze nel tempo,
esaminando una serie di fattori quali, ad esempio, l’età del cliente
alla fine della restituzione del nuovo mutuo, come egli prevede che
evolverà la sua situazione finanziaria nel lungo termine, etc. Ma in
particolare quali elementi del mutuo possono essere oggetto di
rinegoziazione? I più importanti sono:
- la tipologia di mutuo; ad esempio è possibile passare da un mutuo
a tasso variabile ad uno a tasso fisso per garantire la stabilità
del valore delle rate al verificarsi di fluttuazioni dei tassi. È
ovviamente anche possibile passare da un mutuo a tasso fisso ad un
mutuo a tasso variabile;
- il livello del tasso di interesse applicato, rivedendo ad esempio
la misura dello spread applicato dalla banca in aggiunta al tasso di
mercato di riferimento (ad esempio l’Euribor o il tasso IRS);
- ladurata del mutuo, passando ad esempio da un mutuo ventennale ad
uno trentennale, con il conseguente aumento complessivo degli
interessi, ma anche con l’immediata diminuzione dell’importo delle
singole rate di rimborso.
Oggi, come hanno precisato recenti norme in materia, si può
rinegoziare il mutuo senza spese tramite una scrittura privata,
anche non autenticata, cioè senza l’intervento di un notaio o di un
altro pubblico ufficiale abilitato. È sufficiente un accordo scritto
tra banca e cliente. La rinegoziazione inoltre - come nella
portabilità - non comporta il venir meno dei benefici fiscali
acquisiti in precedenza, come ad esempio quelli relativi
all’acquisto, costruzione, ristrutturazione dell’abitazione
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