I prestiti finalizzati
Questa forma di
finanziamento, che tecnicamente è assimilabile al mutuo, si caratterizza
per il fatto di essere finalizzata all’acquisto di beni o servizi
durevoli. In relazione al bene finanziato si individuano due grandi
tipologie di prestito finalizzato: il prestito finalizzato all’acquisto
degli autoveicoli (principalmente automobili nuove e usate ed automezzi
industriali ) ed il prestito finalizzato all’acquisto di beni mobili non
registrati (elettrodomestici, mobili,hi-fi ecc.) che ultimamente sta
avendo una grande crescita.
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Al riguardo il venditore
del bene finanziato, nel caso sia “convenzionato”, assume una posizione
sicuramente decisiva. In tal caso, infatti, egli si colloca tra il
mutuante ed il mutuatario e si trova a svolgere molteplici funzioni,
essenziali per la buona riuscita dell’operazione di finanziamento. Il
titolare dell’esercizio commerciale infatti, si occupa dell’istruzione
della pratica, della predisposizione di tutta la documentazione
necessaria, su delega dell’ente finanziatore. A contratto ultimato, il
commerciante riceve le somme necessarie sia per coprire la cessione
avvenuta del bene, sia per la remunerazione dell’attività svolta. Il tutto
avviene solitamente in tempi brevissimi, risultando quindi estremamente
efficace. Il convenzionato quindi non si trova solo nella condizione di
poter esercitare un elevato potere contrattuale nei confronti dell’ente
finanziatore, ma ricopre anche un ruolo fondamentale nel processo di
erogazione del credito, perché il buon esito delle operazioni dipende in
gran parte dall’attività da lui svolta. Sono inoltre indispensabili,
un’attenta selezione ed un’adeguata attività di monitoraggio, perché è
dalla qualità del dealer che dipende strettamente la qualità del servizio
di erogazione creditizia.
Il piano di rimborso
previsto avviene solitamente con rate costanti mensili e posticipate, le
quali sono calcolate con tassi d’interesse fissi. Un aspetto interessante
da analizzare è l’andamento storico dei tassi di interesse applicati dalle
finanziarie. Da uno studio condotto sui finanziamenti erogati per il
periodo 1987 e 1994 si è osservato che la forbice tra i tassi applicati
per il finanziamento dei mezzi di trasporto e degli altri beni finalizzati
si sia sempre di più accentuata arrivando nel 1994 addirittura a 7.4 punti
percentuali. Tale fenomeno può essere spiegato non solo dalla presenza di
prodotti sostitutivi, ma anche e soprattutto dall’intensificarsi del grado
di concorrenzialità registratosi nel mercato del finanziamento dell’auto.
In particolare, negli
ultimi anni si sono verificati due fenomeni, consequenziali l’uno
all’altro, sicuramente significativi: in seguito all’aumento del numero
degli operatori interessati al mercato del credito al consumo si è
assistito al raggiungimento della fase di maturità da parte del mercato
medesimo. Ciò ha comportato una serie di conseguenze. Innanzitutto le
finanziarie “captive” hanno fatto ricorso in modo intensivo a campagne
promozionali a “ tasso zero”; ed inoltre gli altri operatori,
per non rischiare di uscire dal mercato del finanziamento dell’auto, hanno
dovuto ridurre i tassi di interesse applicati alla propria clientela, per
accontentarsi quindi di margini di profitto minori. Per quanto meno
significativi, non sono da sottovalutare inoltre gli effetti generati
dalla presenza di prodotti sostitutivi e, in particolare, del leasing, il
quale può risultare particolarmente allettante in considerazione
soprattutto dei relativi benefici fiscali.
In realtà la sovrapposizione operativa del
credito al consumo e del leasing risulta parziale non solo perché la
clientela che si rivolge al leasing è costituita quasi ed esclusivamente
dai lavoratori autonomi e dalle imprese, ma anche perché le società di
leasing sono maggiormente interessate a finanziare operazioni importanti
con l’inevitabile esclusione dell’usato perché giudicato troppo
rischioso.
Per quanto concerne infine la richiesta di garanzie da parte dei
finanziatori si ritiene utile osservare come queste abbiano, in generale,
perso progressivamente d’importanza. In genere sono richieste garanzie per
importi medio-alti (superiori ai cinquemila euro)e queste sono solitamente
cambiarie o fideussorie, mentre, nel caso di finanziamenti di autoveicoli,
viene richiesta l’iscrizione dell’ipoteca sul veicolo presso il Pubblico
registro Automobilistico oppure il mandato ad iscrivere ipoteca; inoltre,
a maggior tutela del creditore è richiesta l’accensione di polizze
incendio e furto per coprire il valore commerciale dell’automobile.
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