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22 settembre, 2018




 
 

Accensione Mutuo. Come fare per accendere un Mutuo? I passi fondamentali per accendere un mutuo presso una banca o presso una finanziaria, solitamente sono sempre gli stessi. Di seguito trovate le informazioni che vi interessano. Una volta svolta l’istruttoria, la banca, acquisita la documentazione inoltrata ed effettuati ulteriori accertamenti (quali l'acquisizione della "dichiarazione notarile preliminare" sul bene offerto in garanzia, nonché della "relazione tecnico-estimativa" redatta da un tecnico di sua fiducia), è in grado di deliberare il finanziamento. A delibera avvenuta la banca ne da immediata comunicazione al richiedente e fissa la data della stipula dell'atto pubblico di finanziamento (concessione formale del mutuo). continua

 

 

   
   
  INVESTIRE: Investire in Obbligazioni

Chi teme di più il rischio di solito preferisce investire in titoli a reddito fisso. Le obbligazioni, così si chiamano questi titoli, garantiscono la restituzione del capitale alla scadenza e il pagamento di interessi. Vediamo nel dettaglio cosa sono e come funzionano.

>>>Modulo Calcola Preventivo Mutuo

>>>Modulo Calcola Preventivo Prestito

Cos’è un’obbligazione?
Le aziende e gli enti pubblici che necessitano di fondi per finanziare le proprie attività possono chiedere finanziamenti  presso istituti di credito ma anche rivolgersi al mercato dei risparmiatori emettendo obbligazioni.
Dunque, un titolo obbligazionario rappresenta una singola frazione del prestito contratto da un’azienda direttamente con il mercato. All’emissione, l’azienda debitrice definisce il tasso al quale il prestito è regolato, la periodicità del pagamento degli interessi, la data di scadenza e rimborso (3, 5 o 10 anni, per esempio), il valore delle quote.

Quanto ci si guadagna?
Comprando obbligazioni il risparmiatore diventa creditore della società che le ha emesse e acquista il diritto a riavere indietro il capitale prestato, nel termine e alle condizioni stabilite dall’emittente.
Con cadenza periodica (trimestrale, semestrale o annuale) è previsto il pagamento degli interessi, calcolati in base a tasso fisso oppure variabile. Il tasso di interesse di solito è tanto più alto quanto più lunga è la durata delle obbligazioni.
I pagamenti periodici degli interessi si dicono cedole perché in origine per poterli riscuotere era necessario staccare uno scontrino compreso nel certificato dell’obbligazione.
Vi sono anche obbligazioni senza cedola. In questo caso il rendimento sarà dato dalla differenza tra la somma rimborsata alla scadenza e il prezzo, più basso, pagato all’atto della sottoscrizione del titolo.

Il rischio è proprio nullo?
Le obbligazioni rappresentano un investimento abbastanza sicuro per un normale risparmiatore, perché il valore di rimborso a scadenza è predeterminato al momento dell’acquisto e non dipendente dalle fluttuazioni del mercato. Si tratta, pertanto, di un investimento a basso rischio e basso rendimento.
Occorre però tenere presente anche le obbligazioni semplici, come ogni investimento, non sono completamente esenti da rischi e quindi vanno avvicinate con consapevolezza. Esiste infatti il rischio –  minore quando il debitore è lo Stato –  che l’emittente non sia in grado di far fronte ai propri impegni, di pagare gli interessi pattuiti e/o di restituire il prestito alla scadenza. Per tutelare i risparmiatori la legge prevede che in caso di mancato pagamento di una cedola sia possibile presentare una istanza di fallimento.
Allo scopo di rendere visibile il livello di rischio a tutti i possibili investitori, come altri titoli le obbligazioni sono sottoposte a rating, ovvero a una misurazione del rischio valutata da organismi indipendenti. Il rating è espresso con giudizi decrescenti in riferimento all’affidabilità dell’emittente, da AAA a C o anche D.

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