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Calcola Preventivo Prestito
Le azioni sono titoli di credito che rappresentano il diritto di
proprietà su parte di una società.
Il valore teorico di una singola azione, chiamato valore
nominale e stampato sul certificato azionario, si calcola
dividendo il capitale sociale per il numero di azioni emesse.
Maggiore è il numero di azioni che si possiedono, maggiore è la quota
di società posseduta.
Questo non significa che le azioni vengano comprate e vendute sulla
base di tale valore. Come ogni bene, infatti, anche le azioni
rispondono alle logiche del mercato e alla legge della domanda e
dell’offerta. Ecco allora che il prezzo delle azioni sul mercato,
chiamato valore reale, non è fisso ma dipende
dall’andamento dell’impresa e da quanto le sue azioni sono richieste.
Perché sono titoli meno “sicuri”?
La conseguenza più immediata che discende dal legame tra valore reale
delle azioni e mercato è un rischio/rendimento potenzialmente maggiore
per chi investe in titoli azionari piuttosto che in titoli
obbligazionari a basso rischio (i quali, al contrario, hanno un piano
di rimborso predeterminato).
Se si comprano azioni a un determinato prezzo e poi le si rivendono,
infatti, si può realizzare un guadagno ma anche una perdita, più o
meno consistenti. Tutto dipende dalla oscillazioni di prezzo che un
dato titolo azionario ha avuto sul mercato: se l’investitore rivende a
un prezzo maggiore rispetto a quello di acquisto guadagna, se rivende
a un prezzo inferiore ci perde.
Naturalmente se l’azienda va bene e ha avuto utili, questi saranno
distribuiti come dividendo ai soci, in proporzione alla quota
posseduta.
A chi è consigliato l’investimento azionario? Con quali
modalità?
Il rischio sotteso all’investimento azionario non deve farlo guardare
con eccessivo sospetto, semplicemente richiede una valutazione attenta
e una consapevolezza maggiore rispetto ad altre forme di investimento
più “tranquille”.
Chi ha una propensione al rischio molto bassa, farà bene a evitare del
tutto gli investimenti azionari. Per gli altri profili di
risparmiatore, invece, investire in azioni può essere una scelta
vantaggiosa ma occorre procedere con oculatezza e perizia. Per esempio
puntando alla diversificazione del portafoglio
attraverso l’acquisto di più titoli e a un eventuale
bilanciamento tra azioni e titoli obbligazionari, ragionando
in rapporto all’entità e alla durata dell’investimento. Per questo
motivo è fondamentale non agire da soli bensì avvalersi di una
consulenza esperta.
Non dobbiamo avere paura a fare mille domande alla nostra banca, anche
quelle che ci sembrano più stupide o banali: esponendo i nostri
timori, i dubbi, i desideri, permetteremo al nostro interlocutore di
conoscerci meglio e, quindi, di consigliarci l’investimento più
adatto.
Tipologie di azioni
Si distinguono diversi tipi di azioni:
azioni ordinarie
conferiscono a chi le possiede il diritto di esercitare un
controllo sulla società proporzionale alle quote possedute (comanda
chi ha la maggioranza delle quote);
azioni privilegiate
danno un diritto di prelazione quando vengono ripartiti gli utili e
quando viene rimborsato il capitale, nel caso in cui la società venga
sciolta;
azioni di risparmio
“non contano” in termini di controllo della società, ma
offrono più privilegi quando si tratta di ripartire gli utili: sono
rivolte ai piccoli risparmiatori.